Rivendevano prodotti alimentari scaduti cambiando l’etichetta: l’inchiesta dei NAS a Torino
I Carabinieri dei NAS di Torino hanno scoperto un grosso traffico di prodotti scaduti che venivano rietichettati e messi in commercio.
Ogni anno vengono effettuati centinaia di controlli su tutta la filiera alimentare, dalla produzione alla vendita, per prevenire ogni possibile rischio per i consumatori.
Tra le unità preposte ai controlli ci sono i Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell’Arma, meglio noti come NAS. Questa sezione dei Carabinieri è stata fondata negli anni ’60, periodo in cui è cresciuta l’attenzione sulle sofisticazioni alimentari.
In Italia oggi ci sono ben 39 Nuclei Carabinieri Antisofisticazione e Sanità con 900 unità specializzate a disposizione su tutto il territorio nazionale. Il loro compito è quello di difendere la salute dei cittadini, controllando ovunque siano prodotti, somministrati, conservati o venduti, alimenti destinati al consumo umano o animale. Le particolari caratteristiche e la specifica formazione dei Carabinieri consentono ai militari del N.A.S., nella veste di Ufficiali di polizia giudiziaria, Ispettori sanitari, Tecnici della prevenzione e Ispettori investigativi antidoping
Oltre ai controlli, i NAS conducono anche indagini quando hanno sospetti su possibili violazioni che possano provocare danni alla salute pubblica.
I cibi scaduti scoperti dai NAS
I NAS di Torino e la Guardia di Finanza di Novara sono stati impegnati in una serie di perquisizioni che hanno interessato 14 obiettivi, tra esercizi commerciali ed abitazioni private, dislocati in diverse provincie. Il campanello di allarme era scattato a marzo 2022, durante un controllo in un esercizio alimentare, dove erano stati trovati diversi prodotti dolciari privi di tracciabilità e con etichette contraffatte.
Dal controllo dei documenti, tra cui fatture e bolle di consegna, i Carabinieri dei NAS sono riusciti a risalire ad un’azienda che opera nel commercio all’ingrosso con sede nella provincia di Novara. Così gli inquirenti hanno avviato immediatamente le intercettazioni.
Il sequestro degli alimenti scaduti con etichette false
Le indagini hanno permesso di risalire alla rete e ricostruire le relazioni tra gli indagati. Durante i controlli sono state sequestrate tonnellate di merce per un valore complessivo di circa un milione di euro. Si trattava principalmente di prodotti scaduti e ri-etichettati per essere rimessi in commercio. Una situazione gravissima che avrebbe potuto provocare seri danni alla salute dei cittadini.
In questo momento il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, in cui vige una presunzione di innocenza da parte degli indagati. Tuttavia le accuse restano molto gravi, dalle ricostruzione effettuate dai NAS, pare che i prodotti contraffatti siano stati acquistati anche da note aziende italiane. In alcuni casi, oltre all’etichetta, pare che anche le confezioni siano state contraffatte per trarre in inganno la clientela.