Aprirà entro la fine dell’anno il nuovo ristorante di Carlo Cracco, il cuoco è pronto alla sfida nella Capitale dove sarà replicata la formula di Milano.
In un intervista a Repubblica, Carlo Cracco ha annunciato l’apertura del nuovo ristorante romano, una nuova sfida per lo chef vicentino che in 25 anni di carriera ha conquistato il pubblico televisivo e i clienti dei suoi ristoranti. Tutto sarebbe potuto essere molto diverso, soprattutto se i suoi genitori non l’avessero dissuaso dal seguire la carriera ecclesiastica ed entrare in seminario.
Invece Cracco, dopo il diploma, inizia a lavorare nello storico ristorante di Vicenza “Da Remo” dove resta fino ai 21 anni, poi si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno: lavorare nel ristorante tre stelle Michelin di Gualtiero Marchesi. A seguire l’esperienza al fianco di altri cuochi stellati come Alain Ducasse a Monaco, Lucas Carton a Parigi e poi di nuovo con Marchesi nella provincia di Brescia. Quando Cracco apre il primo ristorante in Piemonte conquista subito una stella Michelin, così come a Miano prima con Cracco-Peck e poi con il Ristorante Cracco che conserva per 11 anni consecutivi ben 2 stelle Michelin.
Nel frattempo inizia anche la carriera televisiva, nel 2007 Cracco viene preso nel cast di giudici del programma MasterChef insieme a Joe Bastianich e Bruno Barbieri. L’atteggiamento integerrimo, altezzoso e presuntuoso di Cracco conquistano il pubblico e per questo poi viene scelto dalla produzione per la versione italiana di Hell’s Kitchen, programma reso celebre da Gordon Ramsey, poi Masterchef Junior e l’ultimo, in ordine di tempo, “Dinner Club” prodotto da Amazon. Cracco è anche il primo chef ad andare a Sanremo come ospite, nel 2013 su invito di Fabio Fazio.
Nel 2018, Cracco decide di interrompere momentaneamente la carriera televisiva, anche se dopo la morte di Marchesi pubblica un proprio docu-film sulla vita del suo mentore. Nel frattempo si prepara per l’apertura del suo ristorante nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano, un locale monumentale di cinque piani aperto tutto il giorno. Successivamente apre anche Carlo ai Navigli, dove affida la cucina a Luca Pedata e poi a Portofino dove sceglie come cuoco Mattia Pecis.
Adesso Cracco è pronto a conquistare la Capitale. In effetti Roma, dopo il Covid, ha visto aumentare il traffico di turisti, soprattutto stranieri, e lo chef non ha voluto perdere l’occasione. Il locale di Cracco a Roma, però, non vuole essere una proposta per soli turisti, l’obiettivo dello chef è quello di conquistare anche i romani, con un menù studiato ad arte.
Cracco ha preso al volo l’occasione offerta dal nuovo Hotel Corinthia a Roma, che aprirà nel palazzo della Banca d’Italia, dove curerà tutto il settore food & beverage. Nonostante il ristorante si trovi all’interno di un Hotel 5 stelle di lusso, il ristorante sarà accessibile a tutti, non solo ai clienti dell’albergo. Non è stato ancora reso noto il menù, ma pare che Cracco si occuperà di tutto dalla colazione alla cena.
L’idea dello chef è quello di riproporre in tutto e per tutto il modello utilizzato a Milano nel ristorante in Galleria, nel nuovo ristorante Romano, ma in molti si sono chiesti se sia davvero una buona idea. Secondo i dati riportati da Affari Italiani, il ristorante di Cracco a Milano ha chiuso il 2022 in perdita di 409 mila euro, dopo aver perso 524 mila euro nel 2021.
Dopo 5 anni di esercizio il ristorante il passivo accumulato dal ristorante di Cracco e di oltre 4,6 milioni di euro, considerando che partiva da un tesoretto di 4,8 milioni, adesso restano in cassa poco meno di 250 mila euro. Un fallimento? Non proprio, infatti, oltre le perdite il ristorante ha visto aumentare anche il proprio fatturato, passato da 3,3 milioni a 4 milioni di euro. A non far quadrare i conti sono stati soprattutto gli aumenti delle materie prime che hanno aumentato i costi di gestioni da 4 milioni a 4,8 milioni di euro, altrimenti Cracco avrebbe chiuso in pareggio il bilancio 2023.