L’intolleranza al glutine è molto diffusa, è meno grave della celiachia ma i sintomi sono gli stessi, dunque è molto pericolosa. Vediamo come capire di averla.
Ci sono tanti tipi di intolleranze alimentari e molte persone ne soffrono, a volte senza saperlo. I sintomi vengono sottovalutati con frequenza anche quando sono gravi e costanti, rendendo difficili se non impossibili alcune attività quotidiane.
L’intolleranza è appunto, la non tolleranza del nostro corpo, organismo e metabolismo ad alcuni alimenti o alcune sostanze ingerite. Si tratta di un disturbo causato dalle reazioni “collaterali” ad un determinato cibo ed è una problematica molto comune, più delle allergie.
Tra le intolleranze più diffuse c’è quella al glutine. Non causa danni intestinali ma i fastidi e i sintomi collegati possono essere anche poco lievi e diventare un problema di salute abbastanza grave, pertanto è fondamentale sapere se si soffre di questo disturbo.
Il glutine si trova in molti alimenti che si consumano quotidianamente, se si è intolleranti a questo senza saperlo, è probabile che si stia poco bene quasi ogni giorno. Vediamo dunque quali sono i sintomi da tenere sotto controllo e non sottovalutare.
La maggior parte dei carboidrati contengono il glutine, questo significa che è molto facile mangiare prodotti che potrebbero far star male chi ne è intollerante e ancora non lo sa o ignora i sintomi. Questi possono essere diversi, infatti solo quelli più comuni sono crampi allo stomaco, sonnolenza, mal di testa e gonfiore addominale.
Sono sintomi che si hanno anche per altre intolleranze, come quella al lattosio e per le allergie o patologie come la celiachia. Per sapere se si è intolleranti al glutine non occorre fare le analisi del sangue, bisogna recarsi in uno studio specializzato o farmacie dove vengono fatti accertamenti sulle diverse sensibilità alimentari.
In Italia ci sono circa 3 milioni di persone intolleranti al glutine e il 7% della popolazione mondiale. Molti però non sanno di esserlo, per questo è importante diagnosticare questo disturbo prima che si trasformi in un fastidioso problema di salute.
Qualora si volessero alleviare i sintomi dell’intolleranza in questione, bisogna seguire una dieta escludendo questo elemento e rivolgersi ad un medico che possa consigliare quali cibi mangiare e cosa evitare. Per sentirsi meglio e poter poi consumare alimenti con il glutine, bisogna tenersi a distanza da questo per almeno due mesi.
Una volta trascorso questo tempo si può fare uno studio del caso valutando se continuare ad evitare il glutine o se tornare a godersi i cibi che ne contengono e interrompere la dieta.