Ha voluto apertamente sfidare i vegani con frasi offensive e ha subito la tremenda vendetta che non si aspettava.
La pratica vegetariana è molto antica e le prime tracce si trovano già nel VI secolo a.C. associate alla nascita di alcuni culti religiosi come l’Induismo. Alcuni storici sostengono che anche famosi personaggi della storia fossero vegetariani, come Pitagora, il padre di uno teoremi cardine della geometria euclidea.
La tradizione vegana, invece, è molto più recente e viene fatta risalire a metà dell’Ottocento, precisamente al 30 settembre 1847, quando fu fondata la più antica organizzazione vegetariana, la Vegetarian Society, nata a Ramsgate nella contea inglese del Kent.
Oggi, solo in Italia si contano circa 800mila vegani, circa 1,3% della popolazione, i dati sono stati rivelati da una ricerca di Eurispes condotta nel 2022. Un dato comunque un calo rispetto al 2021 quando la percentuale stimata era del 2,4%.
Le motivazioni per cui le persone decidono di adottare una dieta vegana sono diverse, per alcuni si tratta di una scelta etica dovuta ai maltrattamenti che subiscono gli animali negli allevamenti intensivi, per altri invece si tratta di una scelta di salute, per i danni che il consumo eccessivo di carne, in particolare la carne rossa, fa all’organismo.
L’aumento della popolazione vegetariana e vegana ha spinto molti ristoranti ad aggiungere ai propri menù un’offerta ad hoc, in modo tale da essere accessibile tutti senza distinzioni. Addirittura alcune bracerie, che per loro stessa natura sono locali dedicati ai carnivori, offrono delle alternative senza carne.
La scelta spetta agli chef e, per questo c’è qualcuno che di vegani non vuole proprio sentire parlare. Come successo in Australia nel ristorante Fyre, dello chef John Mountain che, dopo una critica di una cliente che si era lamentata della mancanza di un’offerta deidicata ai vegani del menù, ha reagito in un modo alquanto singolare.
La recensione negativa non è stata proprio digerita da Mountain che ha risposto al commento negativo con “F*** vegans… they can f*** off”, che ha scatenato l’ira dei vegani sui social. Ma lo chef di Pert, non contento, ha rincarato la dose e ha pubblicato un post sui social dove affermava che “per motivi di salute mentale, tutti i vegani sono ora banditi dal ristorante Fyre”. Condendo il tutto con hashtag dal tono #pleasegoelsewhere, #veganfreezone e #nomorevegans.
La vendetta non si è fatta attendere ed è stata a modo suo geniale. I vegani, infatti, hanno fatto registrare il sold out del locale con prenotazione fasulle al ristorante Fyre. Colpito e affondato, chef Mountain è stato costretto a cambiare la politica per le prenotazioni del locale: “A causa della frequenza di prenotazioni vegane non autentiche, siamo stati costretti a richiedere una quota di prenotazione di 30 dollari australiani a persona. Questa tassa è interamente deducibile dal conto dopo aver cenato al Fyre”.