I media cinesi l’hanno definita una strage ed il presidente ha inviato una squadra speciale per indagare sull’esplosione del ristorante.
La notizia del ristorante esploso in Cina ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un tema caldo non solo nel continente asiatico. In Italia ad indicare tutta la normativa in materia si sicurezza sul lavoro in cucina è il testo unico 81/08.
Il documento indica con precisione gli obblighi e le responsabilità in caso di incidenti connessi con la preparazione di prodotti alimentari.
Le categorie più a rischio sono i cuochi, seguiti da camerieri, baristi, pizzaioli e altri addetti ai lavori. Macchinari, utensili e qualunque strumento venga usato in cucina va costantemente revisionato se si vogliono evitare incidenti.
Altro fattore di rischio è dovuto allo stress, orari massacranti e l’esposizione a continui sbalzi termici causano disattenzioni e cali dell’attenzione che possono rivelarsi fatali. Il caso cinese deve essere un monito anche per i ristoratori italiani.
Lo scorso 21 novembre il ristorante Fuyang Barbecue è esploso nella città di Yinchuan, la capitale della regione autonoma di Ningxia Hui nella Cina nordoccidentale. L’esplosione ha provocato 31 morti, oltre ad altri 7 feriti, che adesso sono ricoverati in condizioni stabili grazie ai soccorritori. Purtroppo la Cina non è nuova a questi incidenti, nel 2020 un’esplosione avvenuta in locale aveva causato ben 34 morti.
L’incidente è avvenuta intorno alle 20:40 di mercoledì, alla vigilia di un importante evento locale che dura tre giorni, il Dragon Boat Festival, per questo al momento dell’incidente, il ristorante era pieno e la strada esterna particolarmente trafficata.
Le testimonianze parlano di un grosso boato a seguito di un’esplosione che ha investito anche le persone che passeggiavano all’esterno del ristorante. Le immagini diffuse dai media mostrano una dozzina di vigili del fuoco lottare con le fiamme in una nuvola di fumo nero. Ecco perché il presidente cinese Xi Jinping è voluto intervenire personalmente ed insieme ai soccorsi ha inviato una commissione di inchiesta.
Data la dinamica, la prima ipotesi è quella di una fuga di gas ma i commissari avranno il compito di fare chiarezza sull’incidente e fare chiarezza su tutte le responsabilità. Le verifiche interesseranno lo stato manutentivo del locale e se sono state applicate tutte le norme di sicurezza. Al momento sono 9 le persone indagate a cui sono stati congelati i beni personali tra questi il gestore del locale, proprietari e dipendenti del locale.