Il macellaio turco Nusret Gokece, oggi conosciuto come Salt Bae, inizia a lavorare all’età di 14 anni come apprendista in una bottega. Grazie a questa esperienza impara molto sulla carne e sviluppa una grande abilità nel maneggiare i coltelli.
L’ambizione del giovane Nurset lo porta a viaggiare tra Argentina e Stati Uniti, lavorando nelle cucine dei ristoranti anche gratuitamente pur di imparare nuove cose. Quando torna ad Instabul nel 2010 apre la sua prima steak-house. E nel giro di soli 10 anni apre ristoranti in tutto il mondo da New York a Mykonos fino a Dubai.
Nurset nel tempo è stato capace di farsi conoscere anche sui social con il nome di Salt Bae, il video promozionale dei suoi ristoranti nel 2017 diventa virale in poche ore e viene condiviso da oltre 10 milioni di persone. A conquistare il pubblico la gestualità teatrale con cui Salt Bae è solito mettere il sale sulla carne, oltre l’abilità nel maneggiare i coltelli.
Nonostante il successo planetario pare che Salt Bae abbia dovuto fare i conti con il primo fallimento di un locale che appartiene alla sua linea di ristoranti.
Nel 2019, Salt Bae decide di lanciare una nuova catena da affiancare alla Nusr-Et-Steakhouse, aprendo il Salt Bae Burger. Il primo locale apre a Dubai, l’offerta, come si intuisce dal nome, consiste in diversi panini hamburgers creati da una selezione pregiata di carni.
Il secondo Salt Bae Burger apre a New York, in Union Square, nel 2020, mentre viene annunciata l’apertura del terzo locale a Los Angeles nel 2021 che poi non è mai avvenuta. Diversi i motivi che hanno ostacolato il successo dei locali, a partire dai prezzi molto alti, fino alle numerose polemiche per le cause intentate dagli ex dipendenti contro il macellaio turco.
Per gli americani l’hamburger è una cosa seria, infatti, rappresenta uno dei simboli della cucina nazionale nel mondo. Ecco perché la stampa USA non ammette errori e le prime recensioni sul locale non sono state proprio buone. La critica dell’Eater non lascia spazio a interpretazioni: “Il locale ha tutto il fascino di un hangar per aerei, mentre il suo menu ricordava una versione più costosa e dal sapore peggiore della catena di hamburger Black Tap”.
Numerose le critiche anche dei clienti che hanno ritenuto eccessivi i 300 dollari per l’hamburger di manzo wagyu avvolto nell’oro, o ai 700 dollari richiesti per l’hamburger di Philadelphia e, ancora i 99 dollari per i frullati d’oro. Va detto che sulle porte del locale oggi c’è scritto “chiuso per cambio sede”, ma in realtà il nuovo indirizzo corrisponde alla Nusr-Et-Steakhouse già aperta a New York, probabilmente quindi il menù Burger di Salt Bae sarà inserito nell’offerta del vecchio locale.