Nei vicoli di Napoli, insieme ai piatti tipici si può gustare una vasta selezione di vini naturali. Ecco i posti da non perdere
Anche quest’anno, il capoluogo campano si conferma la meta preferita dai turisti provenienti da tutto il mondo, desiderosi di scoprire le numerose bellezze artistiche della città. Passeggiando nel dedalo di vicoli, che caratterizza i quartieri del centro storico di Napoli, si può respirare la storia di una civiltà millenaria, ma l’aria porta con sé anche i profumi dei numerosi cibi tipici.
Infatti, non si può visitare Napoli senza fermarsi ad assaggiare i piatti della cucina tradizionale, che ha alla base ricette storiche realizzate con i prodotti del territorio considerati eccellenze del Made in Italy. Proprio la crescente attenzione verso la genuinità dei prodotti ha fatto in modo che anche nella città di Partenope sia cresciuta l’offerta di prodotti biologici e di origine controllata, tra i quali troviamo anche i vini naturali, serviti in diversi locali dedicati.
Il vino naturale è un prodotto che non ha subito manipolazioni artificiali e prodotto senza prodotti chimici, né in fase di produzione che di coltivazione. Sono infatti vietati pesticidi e fertilizzanti, oltre che ormoni o lieviti elaborati chimicamente. Anche se attualmente manca una normativa specifica, sono le stesse associazioni di produttori a stabilire regolamenti vincolanti per la produzione di questi vini.
Nel procedimento di realizzazione del VinNatur, per esempio, sono vietate concimazioni minerali, organico-minerali e chimiche di sintesi, diserbi o disseccamenti chimici, antiparassitari di origine sintetica. Per la produzione di questo tipo di vino è vietata anche la vendemmia meccanica.
La principale differenza con il vino naturale sta nel fatto che per il vino biologico esiste una normativa di riferimento, si tratta del Regolamento Europeo 203/2012 nel quale sono elencate le pratiche enologiche e le restrizioni sull’uso di determinati prodotti e sostanze.
In Italia esistono tre sigle approvate dall’Unione Europea: DOC, denominazione di origine controllata, DOCG, Denominazione di origine controllata e garantita e IGT, identificazione geografica tipica. La certificazione DOC garantisce la provenienze delle uve utilizzate nella produzione e vincola la messa in vendita ad analisi chimico-fisiche del vino. Il marchio DOCG si ottiene solo dopo 10 anni di certificazione DOC. Mentre IGT certifica che le uve arrivino da una determinata zona almeno per l’85% del prodotto.
Come detto in precedenza, anche a Napoli esistono diversi locali in cui è possibile assaggiare i vini naturali. Al centro della città, nei dintorni di Piazza Dante, ce ne sono due: il primo è Indovino, un locale accogliente e ben curato dove si può sorseggiare un calice di vino naturale e fare due chiacchiere con i proprietari. L’altro è Oak, anche questo un piccolo locale conosciuto anche per la grande selezione di birre artigianali.
Nella zona più vicina al mare ce ne sono altri tre, da Dialetti, una vera bottega che offre piatti d’autore, a Into the Wine, enoteca che spesso organizza incontri con produttori locali, fino alla Puteca dei gradoni di Chiaia. Anche nella parte alta della città si possono assaggiare i vini naturali recandosi da Jus Enoteca Naturale, di via Bausan, oppure alla Vineria Bandita di via Kerbaker.