Non ci potremo più permettere il gelato: caro energia e prezzi che schizzano alle stelle
La denuncia delle associazioni di consumatori sugli aumenti eccessivi del gelato, l’ennesima conseguenza del caro bollette.
Per dimostrare la passione degli italiani per il gelato bastano i numeri, alcune indagini confermano il popolo dello stivale come primo consumatore al mondo di gelato artigianale. Un giro d’affari stimato intorno ai 4,2 miliardi di euro in cui sono occupati circa 74 mila persone.
In Europa, l’Italia è anche prima per la produzione e per numero di punti vendita, si contano, infatti, si contano 39 mila gelaterie attive, contando i 29 mila bar e pasticcerie con gelato artigianale e 10 mila rivendite specializzate.
Soprattutto nelle regioni in cui la temperatura lo permette, il gelato viene venduto regolarmente tutto l’anno, grazie anche al flusso di turisti. Anche se è con il caldo che si accende la voglia di gelato in tutto il Paese. Gli appassionati quest’anno, però, si troveranno di fronte a una brutta sorpresa.
Infatti, l’aumento delle bollette che ha colpito l’Europa ha provocato un aumento spropositato dei prezzi di cui molti si sono lamentati. Dal canto loro, i produttori si difendono, spiegando che non è solo il prezzo per l’energia ad essere aumentato ma anche tutte le materie prime che servono a produrre il gelato.
Le cause dell’aumento dei prezzi del gelato
Nella produzione di gelato vengono impiegati, ogni anno, in Italia circa 220 milioni di litri di latte, 21 milioni di chili di frutta, 64 milioni di chili di zucchero. I prezzi per l’acquisto di questi prodotti nel corso degli ultimi due anni è aumentato esponenzialmente, da solo il costo dello zucchero è salito del 54%.
Se lo scorso anno i produttori hanno provato ad assorbire i costi, con la conseguenza che molte gelaterie storiche hanno chiuso i battenti, quest’anno si sono visti obbligati ad aumentare i prezzi. Secondo le indagini di mercato, mangiare un gelato è più costoso di circa il 22%.
Gli aumenti dei prezzi del gelato
Analizzando la situazione nei diversi territori, si scopre che il prezzo del gelato è aumentato maggiormente in alcune zone. Firenze è la città in cui il gelato costa di più, con un prezzo medio che si aggira tra i 7,93 e 9,66 euro al chilo, rispetto a 5,91 euro dello scorso anno. Sopra i 7 euro al chilo anche Bolzano, Ravenna e Milano. Un cono gelato nelle zone turistiche è arrivato a costare intorno ai 4 euro.
Gli aumenti non hanno colpito solo il gelato artigianale, infatti i prezzi sono aumentati anche per quanto riguarda i gelati confezionati. Ai consumatori più attenti non sarà sfuggito che, a parità di prezzo delle confezioni, rispetto allo scorso anno, le quantità all’interno sono notevolmente diminuite. Si tratta della pratica della shrinkflation, tanto contestata in Germania, che permette di scaricare completamente gli aumenti di costi di produzione sul consumatore senza che questo se ne renda conto.