Silvio Berlusconi e quella pazzia che faceva a tavola: il cuoco personale ha svelato il suo segreto
La notizia della morte di Berlusconi è in apertura di tutta la stampa nazionale e internazionale, sono tante le personalità che vogliono ricordarlo compreso il suo chef personale.
Si è spento questa mattina, 12 giugno 2023, Silvio Berlusconi all’ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato per l’ennesima volta, ufficialmente per delle analisi a cui doveva sottoporsi. Nonostante le rassicurazioni dei medici “Controlli previsti, nessun allarme”, alle 9:30 le agenzie hanno battuto la notizia della morte del leader di Forza Italia.
Una lunga carriera quella di Berlusconi, tre volte Presidente del Consiglio, la prima nel 1994, imprenditore che è riuscito a costruire un impero stimato in 3,6 miliardi di euro. Nominato Cavaliere della Repubblica nel 1077 dal presidente Giovanni Leone, carica a cui rinuncerà a seguito di uno dei tanti procedimenti giudiziari che l’hanno visto coinvolto direttamente o indirettamente.
I messaggi di cordoglio sono iniziati ad arrivare immediatamente dal mondo della politica e da quello dello spettacolo, ma numerose anche i cittadini che si sono presentati spontaneamente all’esterno dell’ospedale di Milano. A dimostrazione che la vita di Berlusconi, nel bene e nel male, è sempre stata di dominio pubblico.
Anche le abitudini alimentari di Berlusconi sono state al centro dei Gossip, nel 2016 si sparse la voce che fosse diventato vegetariano, notizia poi smentita personalmente: “Mai dichiarato niente sulle mie abitudini alimentari”. Qualunque cosa Berlusconi facesse, la stampa era pronta a raccontarne ogni singolo dettaglio, così come succedeva per le sue cene, divenute famose per diversi motivi.
Le abitudini alimentari di Berlusconi
A parlare delle abitudini alimentari di Silvio Berlusconi era stato Michele Persechini, chef personale del Cavaliere dal 1987. Al tempo Persechini aveva un ristorante a Parigi, quando fu chiamato per una cena privata, organizzata per l’inaugurazione di La Cinq, la rete fondata dal gruppo Mediaset.
Da allora Persechini ha iniziato a lavorare per Berlusconi, cucinando sia nelle occasioni pubbliche che quelle private, come le cene in famiglia con figli e nipoti. Grazie al cuoco originario della provincia di Frosinone, oggi sappiamo qualcosa in più delle abitudini alimentari del Cavaliere.
Il menù “reale” delle cene di Silvio Berlusconi
Secondo quanto raccontato da Persechini, Silvio Berlusconi non ha mai seguito una dieta dimagrante pur tenendo sempre sotto controllo la sua alimentazione personale. Gli unici ingredienti assolutamente banditi dalla tavola dell’ex premier erano aglio e cipolla. Stessa regola che vige nei banchetti della casa reale inglese, imprescindibile per chi è sempre circondato da altre persone e non può permettersi l’alito cattivo.
Limitato anche il consumo di molluschi, altra regola dei nobili britannici, per evitare imprevisti e far star male i propri ospiti. Per il resto lo chef assicura di aver avuto libertà assoluta. Poco pesce, ma tanta carne, pare che Berlusconi andasse pazzo per la chianina pur riducendo il consumo a due volte la settimana. Immancabile il risotto, tante verdure fresche e la quaglia con polenta e salsa di funghi. Da evitare, invece, frattaglie, selvaggina e ovini. Nonostante il fatto che fosse andato ormai fuori moda da un po’, il Cavaliere continuava ad apprezzare il cocktail di gamberi (emblema della Milano rampante degli anni Ottanta) ma anche il più classico degli antipasti, prosciutto e melone. Aveva una passione sfegatata per la mozzarella di Bufala, di sui si faceva arrivare 20 chili ogni due mesi direttamente da un rinomato caseificio campano. E per quanto riguarda i dolci? Se si voleva far davvero felice il cavaliere bastava presentargli una torta di mele calda con una pallina di gelato al fiordilatte, senza troppi fronzoli e follie gastronomiche per un inno alla semplicità.
Persechini ha dichiarato che per rimanere al servizio di Berlusconi ha rifiutato la proposta di Bush di cucinare alla Casa Bianca: un atto di fedeltà gigantesco che il Cavaliere avrà sicuramente apprezzato.