Richiamato una nota marca di tonno nei supermercati Carrefour, ma in molti l’hanno già consumato ecco cosa può succedere.
Sono tantissimi i prodotti che da inizio anno sono stati richiamati per anomalie che rendono gli alimenti non idonei alla vendita. Tra questi ci sono alcuni avvisi molto pericolosi per contaminazione batterica o chimica, per la presenza di sostanze che possono essere molto pericolose per l’organismo.
Alti prodotti, invece, vengono richiamati per etichettatura sbagliata o non conforme al prodotto in vendita. Per quanto possa sembrare banale, la mancata indicazione di un ingrediente sull’etichetta può avere enormi ripercussioni sui consumatori.
In un soggetto allergico, consumare un alimento contenente proprio quell’allergene può causare anche la morte. Per questo c’è una crescente attenzione proprio sull’etichettatura dei prodotti. Anche gli esercenti che lavorano gli alimenti, come pub e ristoranti, sono tenuti a riportare l’elenco degli allergeni utilizzati in cucina.
L’ultimo avviso, pubblicato sul sito del Ministero della Salute riguarda una nota marca di tonno fresco venduta nei supermercati Carrefour per superamento del limite si istamina, una molecola organica che può provocare un’intossicazione alimentare.
Il provvedimento di richiamo riguarda il “Filetto di tonno pinne gialle decongelato” prodotto da Intermodal del Comercio S.L. nello stabilimento ES 12.023333/MU CE di C. El Castellar, 28, 20892 Librilla, Murcia. Il lotto di produzione è 614230517, che non è indicato in etichetta.
Nel motivo del richiamo si legge: presenza di istamina oltre i limiti (rischio di reazione allergiche o sindrome sgombroide). Si raccomanda ai clienti che avessero acquistato l’articolo in questo negozio dal 21.05.23 al 27.05.23. Vendita servita al banco pescheria o preincartato, vedere etichetta fac-simile.
L’avvertenza indicata nel provvedimento dice di non consumare il prodotto ed eliminarlo. I clienti che entro 2 ore circa dal consumo avessero avvertito arrossamenti, prurito, mal di testa, difficoltà a deglutire, disturbi gastrointestinali sono pregati di rivolgersi al medico.
A provocare questi sintomi è l’eccesso di istamina, un aminoacido che i prodotti ittici producono durante la decomposizione quando non sono ben conservati. Nei casi più gravi si parla di sindrome sgombroide che ha gli stessi sintomi di una reazione allergica, ma in realtà si tratta, a tutti gli effetti, di un’intossicazione alimentare, poiché la sostanza non è prodotta dal nostro corpo ma proviene dal cibo deteriorato. La sostanza tende a generarsi anche quando si interrompe la catena del freddo, per questo è importante non ricongelare un alimento una volta tolto dal freezer.