La pubblicità ingannevole di Rocchetta che è valsa una multa: ecco cosa ci hanno fatto credere
Rocchetta ha ricevuto una multa e il motivo è la pubblicità ingannevole, ci hanno fatto credere in qualcosa che non è certo. Ecco di cosa si tratta.
Sono moltissime le pubblicità che vengono proiettate in televisione e sui diversi media al fine di sponsorizzare un determinato prodotto, tra questi non può mancare l’acqua, fonte primaria per il benessere dell’uomo.
Di marchi di acqua ce ne sono moltissimi in Italia e i più noti sono quelli che di conseguenza sono forti dal punto di vista del marketing, c’è lo studio del prodotto e di come fidelizzare il consumatore per invogliarlo all’acquisto, superando le vendite dei competitors.
Tra i marchi di acqua più noti c’è la Rocchetta, considerata “l’acqua della salute”, quella che elimina tutte le tossine e aiuta il metabolismo. A quanto pare però non è così, lo slogan usato dai primi anni del 2004 sia in televisione che sulle etichette è accusato di falsità.
Si sta diffondendo la notizia in modo da avvisare i consumatori della questione, evitando dicerie e false pretese da parte di un’acqua che sicuramente non fa male, ma non è neanche miracolosa così come si crede. Vediamo cosa sta succedendo.
La pubblicità di Rocchetta
Rocchetta è nota da anni grazie alla pubblicità in cui viene dichiarato che è l’acqua che “Contribuisce all’idratazione dell’epidermide e ne mantiene la fisiologica rigenerazione cellulare”, cosa che però non è mai stata verificata.
La richiesta di veridicità è stata fatta dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria alla Congedi, proprietaria di Rocchetta e Uliveto. È stato richiesto di dimostrare come fossero possibili le caratteristiche emanate dallo slogan, verifica che ha condotto alla conferma che la pubblicità dichiarasse ciò senza alcune basi certe.
La multa per Rocchetta
Dato il rimprovero da parte dell’Istituto, la Congedi è stata oggetto di sei provvedimenti per via dei messaggi pubblicitari falsi, adesso è obbligata a diffondere solo ciò che è veritiero e dimostrabile. Nel momento in cui questo non avviene, si sollecitano le aziende e i produttori.
Rispettare gli accordi nei confronti degli organi di controllo è una questione morale che ha a che fare con il consumo di coloro che acquistano il prodotto credendo agli slogan diffusi, che come in questo caso possono essere ingannevoli.
Inoltre c’è chi, dopo aver saputo della notizia, ha reso noto che non solo la pubblicità di Rocchetta sponsorizza l’acqua come quella “della salute” ma anche quella di Uliveto, sempre di proprietà di Congedi che si spera presterà più attenzione a ciò che tramite gli slogan diffonde.