La verità sull’olio d’oliva che il Codacons vuole nascondere: che sta succedendo?
La Codacons ha intenzione di fermare il test e sembra che voglia nascondere qualcosa sull’olio d’oliva. Vediamo cosa sta succedendo.
La Codacons è decisa ad imporsi anche sulle questioni che riguardano l’alimentazione, a quanto pare vuole fermare i test che Il Salvagente sta facendo sull’olio d’oliva. I motivi sembrano poco noti ma di sicuro vuole nascondere qualcosa.
La Codacons è l’associazione italiana nata nel 1986 per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori, negli anni ha affrontato e dato inizio a diverse cause, procurando denunce e mettendosi contro a diversi artisti, personaggi noti o marchi e aziende di diverso settore.
Questa volta sembra che voglia tener lontano dalla notorietà pubblica qualcosa che riguarda un prodotto molto consumato: l’olio d’oliva. Questo è sottoposto ad alcuni test da parte de Il Salvagente che testa diversi alimenti parlandone pubblicamente, è leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori.
Secondo quest’ultimo si tratta di censura nei suoi confronti e non è rimasto in silenzio, spiegando cosa sta succedendo e quali sono le reali intenzioni della Codacons a tutti poco chiare al momento. Ecco la verità raccontata.
La censura da parte della Codacons
Il Salvagente ha dichiarato che la Codacons ha chiesto all’Antitrust di bloccare la pubblicazione del suo articolo, prevista entro la fine del mese di maggio 2023, dunque tra pochi giorni. Secondo la redazione si tratta di una vera e propria censura, dicendo che non è la prima volta che succede.
Inoltre è stato fatto notare all’avvocato della Codacons che l’Antitrust non può sequestrare una pubblicazione a meno che non ci siano reali motivazioni, che in questo caso non sono state rese pubbliche. Sembrerebbe che l’associazione voglia difendere gli interessi dei produttori di oli.
La reazione de Il Salvagente
Dal momento in cui la Codacons non ha dato motivi leciti per la censura, Il Salvagente pubblicherà il suo articolo sui test degli oli. Nel particolare sembra che su 20 oli venduti come extravergini, 11 sono solo vergini (il test è stato effettuato due volte).
La rivista non si fa intimorire dalle richieste alle autorità amministrative fatte dall’associazione, anzi ha ricordato che anche nel 2021 ha ricevuto una condanna da pagare di ben 80 mila euro di spese legali per via di alcuni test fatti su 15 bottiglie e anche in questo caso la Codacons mirava a proteggere i produttori.
In quel caso Il Salvagente ne ha pagato le conseguenze ma questa volta non c’è scampo per nessuno e la testata è pronta a reagire e a difendersi dalle accuse, continuando a fare il proprio lavoro per il bene dei consumatori.