Il pericolo nascosto negli alimenti senza lattosio e perché dovresti smettere di consumarli
In molti consumano cibi senza lattosio convinti che siano più salutari ma ignorando completamente quali sono i rischi.
Negli ultimi anni è aumentata esponenzialmente la produzione e la vendita di alimenti senza lattosio. Questo perché la richiesta è notevolmente aumentata, poiché vengono consumati anche da chi non è intollerante, nella convinzione che si tratti di cibi più salutari e più facilmente digeribili.
Prima di tutto l’intolleranza al lattosio è una patologia che deve essere diagnosticata e può manifestarsi a diversi livelli. In pratica, consiste, nell’incapacità dell’organismo di produrre l’enzima lattasi che serve a digerire correttamente il lattosio.
L’intolleranza può avere origine genetica, in questi casi si manifesta già dallo svezzamento, oppure acquisita detta anche secondaria. In questo secondo caso, può manifestarsi a qualunque età e può essere stata causata da una patologia, infiammazioni intestinali o cure antibiotiche molto forti. Fortunatamente, l’intolleranza acquisita può essere reversibile. Attraverso una dieta prescritta da un medico, si procede ad una sorta di disintossicazione, che prevede di eliminare per poi reintrodurre gli alimenti con lattosio gradualmente.
Per diagnosticare l’intolleranza al lattosio esistono diversi metodi, il più diffuso è breath test, o test del respiro, che consiste nell’analisi della produzione di anidride carbonica nel respiro dopo aver consumato un quantitativo di lattosio. Il test è molto importante perché aiuta a stabilire il livello di intolleranza e l’eventuale reversibilità.
Perché non consumare alimenti senza lattosio
In assenza di una diagnosi di intolleranza al lattosio non è indicato mangiare alimenti senza lattosio ed eliminare completamente dalla propria dieta gli alimenti che lo contengono. Infatti, negli ultimi tempi si è diffusa la convinzione che consumare cibi senza lattosio sia meglio perché sono ritenuti più salutari e digeribili.
Il lattosio è un nutriente che il nostro organismo può metabolizzare tranquillamente, eliminandolo dalla propria dieta completamente, a lungo andare il nostro corpo potrebbe ridurre gradualmente la produzione dell’enzima che permette di digerirlo. Con il risultato di sviluppare un’intolleranza indotta dalle abitudini alimentari.
Quando si possono consumare alimenti senza lattosio
L’intolleranza al lattosio normalmente può manifestarsi con meteorismo, flatulenza, gonfiore, dolori addominali e diarrea. Nei casi più gravi anche con nausea, mal di testa ed eruzioni cutanee. Quando viene diagnosticata è bene seguire alla lettera la propria dieta ed evitare gli alimenti che contengono lattosio.
Gli alimenti senza lattosio sono indicati anche in caso di diagnosi di colon irritabile perché aiutano a combattere i sintomi come pancia gonfia e meteorismo. Fortunatamente anche la ricerca ha fatto passi da gigante in questo campo e in alcuni casi di intolleranza è possibile consumare alimenti con lattosio grazie ad alcuni integratori di lattasi che si acquistano in farmacia, preferibilmente su consiglio di un medico.