Tra le tante diete di cui si sente parlare, sta spopolando quella del digiuno a intermittenza che, però, può presentare diversi rischi.
Con l’estate alle porte aumenta la volontà di rimettersi in forma per superare la prova costume, soprattutto se ci si è un po’ lasciati andare durante l’inverno. Perdere peso non è semplice ed è necessario fare qualche sacrificio, ci vuole pazienza e tanta buona volontà.
Prima di tutto è bene sapere che il termine dieta indica l’insieme dei nutrienti ingeriti dall’uomo per soddisfare il bisogno alimentare, soprattutto in riferimento al totale di calorie assunte. Quando si tratta di perdere peso si sta parlando, nello specifico, di diete dimagranti, cioè uno stile alimentare tale da ridurre il quantitativo di calorie ingerite rispetto al proprio fabbisogno. Anche se, nel linguaggio comune, molti usano la parola “dieta” proprio per indicare questo secondo aspetto.
In molti quando si tratta di “mettersi a dieta” preferiscono il fai da te, andando a cercare in rete quella più adatta al proprio stile di vita e ai propri gusti, senza badare troppo alle possibili conseguenze. In questi casi, il consiglio è sempre quello di affidarsi ad uno specialista che potrà valutare meglio quella più adatta al proprio fisico, soprattutto quando si tratta di perdere molto peso o in presenza di particolari problemi di salute.
In generale, comunque meglio evitare quelle che promettono risultati sorprendenti in pochissimo tempo perché, anche se dovessero funzionare, c’è sempre il rischio di controindicazioni: dal prendere, nel giro di poco tempo, più peso di quello che si è perso, fino a gravi rischi per la propria salute.
Una di quelle che sta spopolando sul web nell’ultimo periodo è la dieta del digiuno intermittente, grazie alle voci che la vorrebbero come la più usata dalle star di Hollywood. In realtà, non si tratta proprio di un tipo di alimentazione, ma uno stile di vita che stabilisce alcuni momenti di digiuno.
Per la precisione, esistono 4 tipi di diete del digiuno intermittente:
digiunare una o due volte a settimana per 24h
digiunare a giorni alterni
digiunare giornalmente per 12 o 16 ore e concentrare due pasti nelle altre ore rimanenti
abbattere a 500 calorie la propria alimentazione per 2 giorni a settimana e mangiare normalmente gli altri giorni
Il problema principale è che mancano evidenze scientifiche sugli effetti a lungo termine di questo tipo di dieta quando si vuole dimagrire. Alcuni specialisti avviano dei percorsi terapeutici impostati sul digiuno per lavorare sui risvolti neuro cognitivi e fisiologici, ma non per la perdita di peso. Infatti, è ritenuta non raccomandata, né raccomandabile.
In conclusione possiamo affermare con certezza che è meglio evitare di affidarsi a metodi sperimentali soprattutto senza consultare prima un esperto. Questo non vuol dire che bisogna necessariamente affidarsi a qualcuno ogni volta che c’è da perdere qualche chilo di troppo. Si può provare prima a ridurre le quantità di carboidrati, evitare alimenti particolarmente grassi, non consumare alcolici o bibite dolci e, soprattutto, mangiare ad orari regolari, evitando i fuori pasto.