Sembra che i maschi consumino più carne delle femmine, dopo tanti dubbi si sa adesso il motivo. Ecco lo strano motivo.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone, ogni giorno si sceglie e decide cosa, quando e come mangiarlo. Tra i tanti alimenti disponibili, la carne è tra quelli maggior mente consumati nonostante negli ultimi anni moltissimi individui hanno deciso di consumarne meno o diventare vegetariani e vegani.
Mangiare carne si sa, fa bene, non in grandissime quantità ma a quanto pare il suo consumo è elevato in ogni paese del mondo. Questo cibo è molto comune, è un ingrediente fondamentale per la realizzazione di secondi, panini molti altri.
La carne è un super alimento: contiene moltissime proteine e in molti casi fa bene all’organismo ma come noto l’alimentazione corretta è quella che varia, dunque mangiarne troppa può nuocere alla salute.
Alcune ricerche hanno evidenziato quanto il consumo di carne varia in base alla zona in cui si vive, alla religione e anche in base al sesso. I consumatori di questo alimento infatti sono in maggior numero uomini. Vediamo il motivo di tale bias.
Come già evidenziato, la carne è un cibo maggiormente mangiato dagli uomini. Le donne ne mangiano molto meno e sembra che siano più portate verso gli argomenti e l’adozione di uno stile di vita vegetariano, quindi privo totalmente di questo alimento.
Con il passare del tempo la carne sembra essere divenuta un cibo maschile, poco femminile e quindi maggiormente virile. Gli uomini tendono a conservare la pratica di consumare carne come se fosse un mantenimento del loro status maschile. Questa è semplicemente una ‘condizione’ sociale, creata dall’immaginario collettivo.
Secondo alcuni studi il motivo per il quale gli uomini mangiano più carne delle donne è psicologico e sociale, il suo consumo è associato al loro sentirsi più virili e se smettessero di farlo si sentirebbero minacciati da una mascolinità poco comune, nonostante ormai tutti sono a conoscenza del beneficio di consumarne meno.
L’uomo che oggi si ritiene virile e vuole continuare a sentirsi tale, difficilmente ridurrà il suo consume di carne nella sua dieta, anzi, sembrerebbe che con il tempo questo potrebbe anche aumentare, sfociando in una mascolinità tossica basata su fondamenta poco logiche e più psicologiche.
Dunque i maschi sono orientati nella scelta del consumo di carne semplicemente da fattori percettivi, sostenendo la loro idea che questa sia necessaria alla sopravvivenza: ancora un tabù radicato nel pensiero comune.