Mistero pasta cotta ritrovata in un bosco americano: ecco cos’è accaduto. Ti spieghiamo il perché.
Sembra che oltre 200 chili di pasta cotta siano stati ritrovati in un bosco in America, nel New Jersey, a Old Bridge nel Veterans Park vicino al letto di un torrente. Dalle foto che circolano sui social, ci sono soprattutto spaghetti e noodles tra i formati di pasta.
L’atto ha suscitato subito un grande scandalo in tutta la comunità americana, fino ad arrivare a noi: chi ha compiuto questo gesto, ha messo in atto uno spreco alimentare senza senso con gravissimi danni anche per l’ambiente.
Infatti, il PH della pasta cotta, ricca di amido, avrebbe un impatto negativo proprio sulle correnti e sui flussi d’acqua. Per questo motivo la prima cosa da fare, dopo aver ripulito il bosco da chili e chili di pasta cotta, servirebbe anche una bonifica delle acque per permettere il corretto approvvigionamento idrico della città.
La contea tra l’altro ha già problemi di scarico di rifiuti illegali proprio in quella zona perché è l’unica del Middlesex ad essere sprovvista di un programma per la raccolta dei rifiuti sfusi. Forse questa sarà una protesta da parte di qualcuno? Chissà, al momento ancora non si sa chi sia stato e il perché di questa assurda azione.
Purtroppo il responsabile del gesto non è stato ancora trovato, ma la cosa certa è che ha compiuto un gesto estremamente incivile non pensando a tutti i danni ambientali che avrebbe causato e, soprattutto, lo spreco alimentare di quintali di pasta cotta.
La stessa pasta cotta sarebbe stata utile a moltissime persone che non possono permettersi un pasto caldo e, invece, la pasta cotta è stata sprecata per andare a “nutrire” il fiume che non ne ha di certo bisogno.
Il primo sospetto, ovviamente subito scagionato, sembrerebbe essere il proprietario di un ristorante italo americano, Anthony Esposito che ha subito detto sui suoi social che dal suo ristorante non è mai uscito nemmeno un maccarone, quindi sicuramente non sarà uscita tutta quella pasta cotta.